Una laurea in Economia aziendale a Venezia e la passione per la poesia. Silvia Moro non si limita a leggere i grandi classici ma scrive versi che guidano la sua vita e la sua cucina. Per la chef, terza generazione della famiglia padovana alla guida dell’hotel intitolato a nonno Aldo, “le Emozioni sono l’Origine e la Creazione di ogni Sapore che è essenza di ogni nostro Gesto. Cucinare unisce tutto questo”. Questa frase, stampata sul muro della cucina, si declina anche nella proposta a tavola. Soprattutto nei menu degustazione che più si allontanano dai piatti tradizionali, per altro molto richiesti in una terra dove i commensali sono esigenti quando ordinano bigoli fatti in casa, un buon arrosto o un delicato baccalà.

Nella proposta a sorpresa e in quella chiamata “Evoluzioni” troviamo la potenza della cucina di Silvia Moro, che non va a cercare sapori orientali o influssi che non le appartengono ma crea piatti che appagano sia il cervello che il palato. Come descrivere altrimenti una meraviglia come “I due mondi”, una proposta che ha dieci anni e che mette assieme terra e mare in modo geniale. O il risotto “Come nel bosco” e il dessert “Per le Api”. Pare quasi di vedere la giovane chef camminare con disinvoltura tra i pini cembri o gli alveari cogliendo le cose migliori da presentare a tavola.

In sala si muovono con esperienza e disinvoltura papà Sergio, la sorella Elisa e il fratello Aldo che completano il quadro di una famiglia che si occupa di accoglienza dal 1940. Menu degustazione da 50 euro. Carta vini che onora il Veneto.