Il folletto gastronomo dei boschi collinare che circondano Zemono continua instancabile a raccontare storie gastronomiche di leggiadra bellezza e soave bontà che hanno come protagonisti proprio i frutti dei prati, dei campi e appunto dei boschi. Nel “prato di Zemono” si ammirano i colori della natura, si sente il profumo dei fiori e si gustano i sapori puri dei i formaggi e del ragù della vacca brada. Nella bella villa di Zemono, in un ambiente riservato ed elegante, vengono serviti piatti frutto di una antica sapienza gastronomica che Tomaž ha ereditato, ma anche il risultato di una brillante creatività e di una padronanza assoluta di tecniche modernissime. I suoi piatti sono tanto difficili da descrivere quanto deliziosi da gustare. Tomaž Kavcic (Presidente onorario dei Jeunes Restaurateurs d’Europe della Slovenia) è stato sicuramente il primo grande ambasciatore della gastronomia slovena; e si vede. Gli ortaggi accompagnano tutti i piatti con ricche composizioni, come “Il Nido”. Qui la cucina diventa spettacolo senza perdere l’identità: un piatto di soli tre ingredienti, uovo, patate e tartufo bianco, è preparato dal cuoco davanti ai commensali. Il mare non è lontano e arriva in tavola con il branzino cotto sulla piastra di sale (piatto storico) o con le alici fresche di mare appena marinate. Per i più coraggiosi, l’orso è presente con il guanciale cotto per 13 ore. Dolci della memoria e cantina che custodisce grandi vini (500 etichette), serviti anche al calice. Il servizio è continuo, preciso, allegro, sotto la regia impeccabile di Flavia. Conto da 75 a 115 euro.

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