A una prima occhiata, la dote fondamentale di questo locale sembra essere la posizione impareggiabile, a poco più di cento metri da Piazza San Marco. Occorre mettere piede nel ristorante per capire che ci sono ben altri valori a renderlo una delle migliori tavole della città. L’arredo, di una modernità che comunica eleganza e informalità al tempo stesso, l’accoglienza del proprietario Giovanni Mozzato, sempre presente sulla plancia di comando, la mise en place curata in ogni dettaglio, una carta dei vini tra le migliori che si possano trovare in laguna e, soprattutto, una cucina con un tasso tecnico di tutto rispetto. Ai fornelli si muove un duo di chef, Davide Scarpa e Leonardo Bozzato, capace di garantire il giusto mix di esperienza e creatività e una conoscenza approfondita tanto dei prodotti della laguna che li ospita, quanto delle lontane, affascinanti, tecniche di cucina orientali. Ecco allora la ricciola affumicata con mazzancolle nostrane crude accompagnarsi agli “edamame” (fagioli di soia) a un gel di salsa “ponzu”; i “plin” ripieni di coda brasata, di ispirazione piemontese, annegare in brodo di “ramen” (zuppa giapponese); l’agnello con carciofi trovare un abbinamento impeccabile con la salsa “teriyaki” e la senape in carpione. Chiusura di pari soddisfazione con il “gioco di sapori” tra agrumi, frutti rossi di bosco e cioccolato bianco. Menu degustazione a 110 euro, con possibile wine-pairing a 60 euro. Alla carta poco più di 120 per tre portate e un dessert.

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