Il 2021, in Veneto, si è chiuso con quasi 40 mila contratti da lavoro dipendente in più del 2020 e cessazioni in calo, anche se in generale il trend della domanda di lavoro risulta negativo. Fra le sfide del futuro prossimo: rincari di energia e materie prime e inflazione in salita, con le parti sociali che chiedono tutele e prolungamento della Cig
Seguendo la tendenza dei dati nazionali, anche nella provincia autonoma si registra un aumento rilevante nel settore dell’artigianato. I dati nazionali, riferiti a novembre 2021, parlano di una leggera crescita sul mese di ottobre, circa lo 0,6%. Mentre in relazione con l’anno precedente registrano un +2,7%. “Il sistema dei piccoli è riuscito ad intercettare la ripresa” afferma il presidente regionale del Cna
I dati della Bussola di Veneto Lavoro del mese evidenziano un aumento del 10% delle assunzioni rispetto al 2019. Dati positivi per l’occupazione femminile, che segna una crescita del 12%, e giovanile, in crescita dell’11%. Licenziamenti in calo in tutta la regione, per una variazione compresa tra il -48% di Vicenza e il -38% di Venezia. Bilancio annuale in miglioramento
I presidenti di Confindustria Lombardia, Veneto, E-R e Piemonte mettono in guardia sulle conseguenze della decisione del Comitato per la transizione ecologica: “Mazzata su metà della filiera della componentistica dell’automotive. La strada tracciata dall’Ue non ha gradualità: così bloccano gli investimenti e compromettono l'occupazione”
Segnali positivi arrivano anche dall’intensità dei volumi di entrata e di uscita dall'occupazione: le assunzioni sono cresciute del +7,2% sul 2019, le cessazioni del +1,2%. Il tempo indeterminato ha registrato un aumento di 5.500 posizioni lavorative e un +3% delle assunzioni dirette. Il recupero è imputabile in parte al prolungamento della stagione estiva che si è protratta oltre le abituali scadenze
Bertin, presidente regionale di Confcommercio, guarda con favore all'iniziativa legislativa dell'Emilia-Romagna, mirata a incentivare l'assunzione di giovani diplomati e laureati da parte delle imprese; per contrastare una tendenza a cercare lavoro all'estero che negli ultimi tre anni è cresciuta in regione del 30%, dato di gran lunga superiore ai territori confinanti
I dati dello studio Excelsior-Unioncamere: oltre 167.000 gli ingressi distribuiti in tutto il Triveneto che le aziende prevedono fino a fine gennaio. Si supererà il livello pre-pandemico del 2019, ma prevalgono di gran lunga i contratti a tempo determinato. A trainare sono i servizi e le piccole imprese, anche se il profilo più ricercato in termini assoluti rimane quello dell'operaio specializzato
L’indagine congiunturale sul manifatturiero della Camera di Commercio mostra un quadro positivo. Rispetto al trimestre del 2020 la crescita è considerevole: +10,5% l’aumento della produzione. Più significativa è la variazione rispetto al terzo trimestre 2019, che si attesta a +7,3%. Spiccano le performance del settore orafo e del legno-mobile, tra i comparti più penalizzati dai lockdown
Dalla Lombardia al Veneto con i dati di Unioncamere, a quelli dell'Emilia Romagna con Unindustria Reggio Emilia, si evidenzia la prosecuzione del trend positivo. Numerosi i settori che superano i livelli pre-crisi. C'è però il timore che la ripresa possa essere frenata dai rincari e dalle difficoltà di approvvigionamento. Preoccupa pure l'escalation dei contagi
Secondo l'Osservatorio congiunturale di Confcommercio curato da Format Research, tutti gli indicatori economici in regione appaiono in crescita e superiori al dato nazionale. E sale a percentuali bulgare - 90% - l'approvazione degli imprenditori all'operato della giunta Fedriga sul fronte economico
L'occupazione regionale recupera terreno nella prima parte dell'anno (quasi 17mila unità in più sul 2020), in particolare grazie al +1,5% dei lavoratori dipendenti. Ma la crescita, chiara nella galassia agricola, nell'edilizia e in buona parte dei servizi, lascia indietro più di un comparto della manifattura. Oltre a quegli indipendenti meno tutelati dal Governo dalle conseguenze dell'onda lunga del Covid
Le analisi evidenziano un generale miglioramento degli indicatori, sia sul versante domestico sia per l’export. Stabile l'occupazione. Ma non mancano i problemi, soprattutto la crescita dei costi delle materie prime e la mancanza di manodopera qualificata. Preoccupa anche la scarsa disponibilità di giovani formati
Gli ultimi dati Istat: in Italia la disoccupazione cala al 9,2%, +500 mila posti di lavoro nei primi 9 mesi del '21. Ma ancora sotto ai livelli pre-pandemia, mentre il “tempo indeterminato” diventa una chimera. Sia nel Triveneto, sia in Emilia, sia in Lombardia soffrono le Pmi. Cresce il numero dei senza lavoro nella fascia 15-24 (29,8%, +1,8%). Il paradosso della manodopera qualificata carente: serve una svolta nella formazione
Secondo l'indagine dell'Ires, unita ai dati della Regione, il quadro di sostanziale stabilità occupazionale tra il 2019 e il 2021 cela in realtà delle disparità significative che colpiscono soprattutto commercio, ristorazione, turismo e Ict, settori nei quali i posti persi sono circa 5.000. Ma la ripresa, per quanto basata sui contratti a termine e parasubordinati, appare vivace
Dato discreto in Italia, ma lontano dalle performance delle aree più produttive d’Europa. La gran parte arriva dai territori limitrofi: Fvg, Emilia e Lombardia. Nel settore scolastico però l’80% ha radici nel Sud Italia. L’analisi di Veneto Lavoro individua il picco massimo del flusso esterno nel 2019: vennero firmati 675 mila nuovi contratti in totale e di questi 84 mila da persone domiciliate altrove
Nel secondo trimestre dell’anno il numero delle assunzioni nel settore privato (principalmente precarie) è pari a 334 mila. Un risultato che è quasi il doppio dello stesso periodo del 2020 e poco al di sotto del 2019. Migliorano i dati della cig. Il presidente di Unioncamere regionale, Auricchio: "Imprese ancora caute, ma il percorso verso la ripresa è evidente"
Illustrate oggi a Padova, nell'ambito della presentazione delle attività di Assindustria VenetoCentro al festival DIGITALmeet, due indagini promosse dagli industriali. Che rendono conto della rilevanza della transizione digitale durante la pandemia e nella fase attuale, e dei nuovi profili professionali richiesti
I dati di settembre dell'Osservatorio regionale confermano il trend positivo: 65.400 assunzioni, saldo a +1.000 rispetto alle cessazioni. Il posto fisso resta una chimera. Nessun effetto dallo sblocco dei licenziamenti. Ma se si considera l'intero 2021, il recupero sui livelli del 20219 non è ancora completo. Donazzan: "Per l'occupazione speriamo nella ripresa del turismo invernale"
Il conflitto che minaccia di aprirsi da qui al 15 ottobre, se qualcosa non cambierà, rischia di essere devastante. E coinvolge un numero di dipendenti più rilevante di quanto sembri: almeno il 20% del totale. Esasperare gli stati d’animo è dannoso e potrebbe frenare il galoppo della ripresa. Meglio tessere un dialogo con il sindacato e trovare una via d’uscita nel giusto mezzo
L’analisi ministero del Lavoro-Bankitalia conferma la preoccupata sottolineatura del premier Draghi all’assemblea di Confindustria: assunzioni meglio che nel 2019 con l’incognita quasi totale della stabilità. Bene edilizia e manifattura. Il Veneto unica regione del Nord ancora indietro: “colpa” delle perdite subite in primavera dal turismo, in particolare in provincia di Venezia. Modesta la quota di licenziamenti
Tornano a crescere (+50 mila tra il secondo trimestre '21 e un anno prima) gli occupati in E-R: toccata quota 2,01 milioni. Ma la pandemia aveva fatto soffrire il sistema (-44 mila lavoratori tra 2019 e 2020) e, per contribuire al recupero, la giunta Bonaccini sceglie di investire 50 milioni sulle sedi e oltre 26 sul personale dei Cpi. Colla: "In tema di crescita restiamo un Frecciarossa"
Le richieste di assunzione fanno un balzo in avanti nella provincia di Bergamo. Tutti i gruppi professionali sostengono l’incremento: per i non qualificati aumento del 112% e per gli operai qualificati +92%. Rispetto al primo trimestre 2021 la crescita è del 35%, che conferma il trend positivo. Le figure più richieste sono operai e tecnici
Allarme dai dati dell'indice Bes (Benessere equo e sostenibile) dell'Istat. Nel 2020, in Italia, gli occupati tra i 20 e i 64 sono calati dello 0,9%, e i giovani che non studiano né lavorano dell'1,1%, con particolare accento al Settentrione (+2,3%). Il delta occupazionale preoccupa pure in province solide come Vicenza. Effetto Covid sull'età media dei decessi, scesa di 1,2 anni su base nazionale e precipitata in alcune zone anche di 4 anni
Coviello, ingegnere del gruppo pavese con più di mille dipendenti e 300 mln di fatturato annuo: “Fincantieri è il nostro cliente più importante e strategico, consideriamo questo legame un grande beneficio reciproco”. Dal piano assunzioni ai rapporti con i sindacati: “Contratti validati a monte e massima serietà: nel campo della sicurezza nessuno può permettersi di lavorare male”. Cresce l’attenzione ai temi della sostenibilità
Il celebre economista analizza il sistema che ruota attorno alla costruzione di navi da crociera: “Non è il profitto a dominare, bensì l’effetto virtuoso che coinvolge aziende e territorio. E’ come l’abbraccio tra due persone: fa bene a entrambe, a patto che nessuno stringa troppo. Importante il ruolo di manager e sindacati. La Cina? Non è uno spauracchio”
Il colosso triestino delle navi da crociera alimenta un reticolo di fornitori iper-specializzati equamente distribuiti in tutto il Nord e il Centro-Sud del Paese. Tra le ditte coinvolte spiccano alcune delle migliori pmi italiane, straniero solo il 2,5% del totale. Oltre due miliardi di fatturato e 30 mila contratti all’anno. Gli ultimi accordi di tutela reciproca con i sindacati e la drastica riduzione del subappalto
Il celebre economista analizza il sistema che ruota attorno alla costruzione di navi da crociera: “Non è il profitto a dominare, bensì l’effetto virtuoso che coinvolge aziende e territorio. E’ come l’abbraccio tra due persone: fa bene a entrambe, a patto che nessuno stringa troppo. Importante il ruolo di manager e sindacati. La Cina? Non è uno spauracchio”
Le clamorose accuse di sfruttamento della manodopera a imprenditori geniali, innovativi e di spessore mettono sotto i riflettori un universo, quello delle cooperative e dell’esternalizzazione dei servizi, che assomiglia ogni giorno di più a un bubbone pronto a esplodere. Confindustria prenda posizione prima che sia troppo tardi
Il nuovo deposito, di circa 8.000 metri quadrati, servirà i clienti residenti a Bologna, Ferrara, Ravenna e nelle aree limitrofe. Si parla di oltre 20 posti di lavoro a tempo indeterminato oltre a 70 autisti assunti dai fornitori di servizi di consegna. Soddisfatto il sindaco Falzone: "Accogliamo con piacere l'insediamento, soprattutto per l'occupazione che produce". La struttura è l'ultima di tante altre annunciate solo quest'anno in Italia
Sono circa 67.000 i posti creati in regione nel primo semestre 2021; ormai vicina la quota dei 76.000 del 2019, mentre è solo un brutto ricordo il crollo a 16.000 del 2020. Nessun allarme sul fronte dei licenziamenti. L'assessore: "Priorità affrontare il mismatch tra domanda e offerta tramite strumenti come l'assegno per stimolare la formazione"
Su un campione di 2100 aziende del territorio la percentuale maggiore riguarda i nuovi rapporti di lavoro nell’area Metalmeccanica (47,71%), segue l'edilizia. "Le nuove assunzioni del secondo semestre si possono stimare tra12 e 14mila" spiega Gianluca Cavion, presidente di Confartigianato Vicenza. Pesa sempre l'incognita di trovare il personale qualificato
Mentre i lavoratori dell’anfiteatro scaligero si preparano allo sciopero generale proclamato per il 15 luglio, anche da Trieste si alza un coro di denuncia, ed è "stato di agitazione". I sindacati: “Non si rispetta il contratto integrativo aziendale, manca il rinnovo per il personale di sala e del personale a tempo determinato, gli orari sono arbitrari e viene negato il dialogo”
I dipendenti criticano aspramente, attraverso le loro sigle sindacali, le scelte operate dalla direzione, che pare non voler dialogare sulle operazioni che hanno caratterizzato la ripartenza della stagione. "Molti lavoratori sono stati lasciati a casa, mentre aumentava il numero di dirigenti e amministrativi. Lottiamo per una immediata riapertura della discussione sulla dotazione organica"
La presidente Dalla Vecchia: “Altro che licenziamenti: c'è carenza di nuovo personale, e non solo quello specializzato, per far fronte alla forte ripresa e ai nuovi picchi di domanda. Senza provvedimenti fulminei rischiamo molto presto di dover rivedere al ribasso le stime positive di crescita del Pil”. Appello-invito a due ministri
È un bilancio positivo quello che emerge dai dati della Bussola, che sottolineano i miglioramenti ottenuti dalle riaperture degli ultimi mesi. Segnale buono ma che, come evidenza l’assessora Donazzan, deve tener conto dell'utilizzo della cassa integrazione e il blocco dei licenziamenti. Per la ripresa servono “politiche di accompagnamento e inserimento lavorativo"
Le anticipazioni dei temi trattati nell'ultimo Rapporto, in edicola con Il Sole - 24 Ore: l’economia triveneta rimbalza, con un saldo positivo di 21.200 lavoratori, risultato che supera anche il 2019. Per Unicredit crescono i mutui e le nuove erogazioni. In Fvg sta nascendo il nuovo hub dell’acciaio italiano. Fatturazione elettronica, il software "taglia tempo" fa il pieno di clienti
Wollyby, portale che monitora le domande di lavoro sui principali siti online, ha mostrato come nella provincia lombarda i profili tecnici continuano ad emergere come il macro gruppo professionale più richiesto, davanti ad artigiani e operai specializzati. Tuttavia rimangono anche quelli con le maggiori difficoltà di reperimento, in particolare in campo ingegneristico
Il provvedimento concordato tra governo e sindacati accolto con sollievo dagli addetti del distretto Schio-Thiene-Valdagno e del resto della provincia. Bortolotto, presidente Moda di Confartigianato: "Le attenzioni di Palazzo Chigi fanno piacere, ma arrivano in ritardo. Con il Covid abbiamo bruciato 4 collezioni, ora vediamo luce in fondo al tunnel. Noi artigiani vogliamo assumere e investire, non licenziare"
La misura straordinaria introdotta in parallelo alla pandemia doveva prima o poi essere superata: crea troppe disparità tra lavoratori, ingessa la ripresa, è malvista dall'Unione europea. Eppure è proprio dal fronte comunitario che potrebbero essere attinti provvedimenti e risorse alternative e più adatte
I dati dell'Osservatorio regionale sul mercato e e politiche del lavoro hanno registrato, oltre a una crescita 5,2%, un saldo positivo dei posti di lavoro di 21 mila unità. Ma il confronto con il 2019 è ancora negativo, e pesano le incognita sulla decisione del governo per il blocco dei licenziamenti. Penalizzati giovani e donne, i cui tassi di impiego calano del 5,4%
Per il presidente dell'Unione degli albergatori del Garda il problema della mancanza di manodopera stagionale è reale: molti si sono rivolti ad altri mestieri più stabili e sono tornati nelle loro regioni d'origine. A pesare sul comparto è anche la diminuzione dei turisti stranieri, che costituivano in tempi pre-covid il 90% delle presenze
I dati Istat rielaborati dall’Ires Fvg offrono un quadro in cui i nuovi contratti di lavoro dipendente sono risultati in calo del 7,9%. Marzo è stato caratterizzato da una forte ripresa delle assunzioni (+31,3% sul marzo 2020). Diminuiti anche i licenziamenti, soprattutto quelli di natura economica. Con la fine del ‘bonus baby-sitting’, calano del 67,3% le ore Libretto Famiglia
La ricerca Fondazione Nordest-Confindustria Veneto: in aumento la ricerca di personale, ma per le figure specializzate nell'ambito del digitale e dell'analisi dei dati al momento tra le aziende prevale l'opzione della formazione interna. "Anche perché chi esce dal percorso scolastico non ha ancora sufficienti conoscenze. Per questo è forte la spinta a cambiare metodo, puntando per esempio sugli Its"
La "Filiera Eventi Unita" è una realtà associativa nata lo scorso novembre, spinta dalla pandemia, con l’obiettivo di rappresentare in modo trasversale tutto il comparto. Il presidente: "La crisi ha riportato le aziende ai livelli di cinque anni fa. La vera ripartenza sarà nel 2022, ma non è detto che tutte le figure professionali perse saranno recuperate"
Uno studio di EBiCom prevede l'impatto del nuovo polo logistico di Roncade, sulla base di quanto registrato in altre realtà analoghe in Italia. Emergono forti problematiche: bassa stabilità, carriere nulle, retribuzioni modeste. L'obiettivo è replicare le buone pratiche di collaborazione fra l'azienda e le istituzioni locali per garantire tutele ai lavoratori
Il mercato del lavoro sembra finalmente essersi ripreso con il ritorno del volume delle assunzioni a livelli assimilabili a quelli del 2019 (53.000 rispetto alle 54.000) e con un saldo largamente positivo (+21.200). Il Presidente di Confapi Venezia, Marco Zecchinel: “Ancora una volta il sistema regionale si è rivelato capace di reggere ad una crisi economica e sanitaria senza precedenti"
I vertici dell'azienda hanno annunciato che procederanno alla chiusura del sito, indicando come "non soddisfacenti" le manifestazioni ricevute per l'acquisto. L'assessore Donazzan è sul piede di guerra: "L'impresa non ha ritenuto utile spiegare gli elementi di criticità delle ipotesi di reindustrializzazione vagliate". E annuncia: "Premeremo per un ripensamento"
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