Le proteste che si susseguono nel Paese asiatico in seguito al golpe del 1 febbraio scorso hanno coinvolto anche le fabbriche. L'azienda trevigiana, pur assicurando l'impegno per tutelare i diritti dei lavoratori, con una nota non esclude la possibilità di lasciare il Paese. E le quotazioni in Borsa ne hanno risentito
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