Se Venezia, il suo porto e Marghera vogliono mantenere una vocazione industriale, è necessario che tutta l’area si riqualifichi, sia con le bonifiche che con la costruzione di nuove infrastrutture che guardino al futuro anche in termini di sostenibilità ambientale. Anche per questo Venice Lng, un progetto lanciato da Decal, che opera da oltre 50 anni a Porto Marghera nel settore nel settore dello stoccaggio di prodotti petroliferi, chimici e petrolchimici, biocarburanti e oli vegetali, ha deciso di puntare sul più importante combustibile alternativo al petrolio e ai suoi derivati, che sarà la forma di energia più pulita e affidabile di qui ai prossimi decenni. Il progetto, che prevede un deposito che sorgerà in un’area industriale dismessa e avrà una capacità di 32.000 m3, vale oltre 100 milioni di investimenti, di cui 18,5 co-finanziati dall’Unione Europea nell’ambito del Programma CEF – Connecting Europe Facility e, come spiegano dall’azienda, una delle Fabbriche della sostenibilità che partecipano alla Green Week, “rappresenta una grande opportunità di sviluppo per Porto Marghera non solo in ragione dell’entità dell’investimento complessivo, ma soprattutto in termini di indotto locale, provinciale e regionale”.
La maggiore diffusione di GNL per alimentare le navi e i mezzi stradali è prevista a livello comunitario in ragione dei significativi benefici ambientali che derivano dal suo utilizzo, poiché, rispetto ai carburanti tradizionali, questo combustibile è in grado di diminuire sensibilmente le emissioni di polveri e zolfo in atmosfera e allo stesso tempo ridurre l’impatto dei trasporti sul clima. Il gas naturale rappresenta infatti oggi il combustibile “più pulito” per il traffico a lunga e media percorrenza, in quanto a minor contenuto di zolfo e con più basse emissioni di NOx (tra il 45 e l’85% in meno), CO2 (tra 15 e il 30% in meno), e polveri sottili PM10 (-90%) e ultrasottili PM2.5 (-40%) rispetto all’olio combustibile pesante o al diesel marino. Inoltre, l’uso del GNL ridurrebbe praticamente a zero le emissioni di SOx (composti di zolfo), in particolare di anidride solforosa (SO2), un gas tossico con effetti molto dannosi per la salute e l’ambiente. Il Porto di Venezia è uno dei porti italiani della rete TEN-T ed è quindi strategico per la realizzazione di impianti di stoccaggio GNL su piccola scala (small scale LNG). “A tutto questo va aggiunto il nostro legame con Venezia – illustrano da Venice Lng – Era infatti il 1966 quando Pietro Triboldi inaugurò il primo deposito costiero Decal proprio qui in laguna: oggi il gruppo gestisce sei depositi di sua proprietà in cinque diversi paesi – Italia, Spagna, Panama, Brasile e Russia – con una capacità di stoccaggio complessiva di circa 2 milioni di metri cubi. Con il progetto di deposito di GNL di Venice LNG la nostra famiglia ha deciso di lanciare il cuore oltre l’ostacolo, puntando con coraggio a un nuovo mercato che renderà concreta la transizione energetica verso forme di energia più sostenibili”.
La Green Week, sottolineano dall’azienda, “rappresenta un’ottima occasione attraverso la quale far conoscere su scala nazionale un progetto fortemente innovativo ad un ampio pubblico, spesso altamente specializzato, interessato a comprendere gli sviluppi futuri della trazione sostenibile. Per un investimento come quello che stiamo facendo con il progetto Venice LNG occorre senza dubbio avere una visione lungimirante, associata ad una buona dose di coraggio, così come la volontà di fare impresa in Italia e di garantire un futuro migliore alle prossime generazioni. Green Week ci è sembrato il giusto quadro nel quale farci conoscere, far emergere i nostri valori aziendali e al contempo incontrare i profili professionali con i quali ci interfacceremo negli anni a venire”.