Anche nel 2019 Lattebusche, una delle aziende più importanti del bellunese coi suoi 108 milioni di fatturato, ha scelto di partecipare alla Green Week come Fabbrica della Sostenibilità, concetto che declina a 360 gradi: ambientale, economica, sociale. “La nostra missione è la valorizzazione del latte del territorio, dei prodotti tipici da esso ottenuti, nel rispetto dell’ambiente, in un’ottica di sostenibilità e responsabilità sociale nell’esercizio dell’attività agricola. Abbiamo una visione che punta a garantire, attraverso l’eccellenza, un reddito sostenibile ai produttori di latte diffondendo in Italia e all’estero la conoscenza e la storia dei nostri prodotti. In termini di sostenibilità sociale, da sempre dedichiamo una grande attenzione al mondo dei giovani e delle scuole investendo risorse per promuovere la sicurezza alimentare, la qualità della vita, il rispetto dell’ambiente: valori fondamentali per far crescere forti e sane le nuove generazioni”, spiegano dall’azienda.
Per Lattebusche è quindi fondamentale l’impegno nel garantire le condizioni per cui questi possano rimanere in montagna, mantenendo un presidio per la cura dell’ambiente naturale e contrastando il fenomeno dell’abbandono del territorio. “Il nostro obiettivo è prestare sempre la massima attenzione all’ambiente sotto ogni aspetto: investendo numerose risorse cerchiamo sempre di preservare e mantenere l’ambiente che ci circonda in un’ottica di continuo sviluppo sostenibile. Numerosi dei nostri soci conferitori operano all’interno del Parco Nazione Dolomiti Bellunesi, questo pone la nostra attenzione a preservare il territorio che ci circonda come nostro primo obiettivo”, sottolinea Lattebusche, che infatti per lo stabilimento di Busche ha ottenuto la certificazione ambientale UNI EN ISO 14001.
Grazie alle risorse investite negli ultimi anni sono stati migliorati i sistemi di depurazione di tutti gli stabilimenti, al fine di minimizzare gli impatti sull’ecosistema; a Busche poi è stato creato un sistema di cogenerazione che permette di convertire la combustione di gas naturale in energia elettrica e calore con un efficiente recupero termico ed energetico. A San Pietro in Gu, nel padovano, è invece presente un concentratore del siero, che convoglia il siero proveniente dalle lavorazioni di tutti gli stabilimenti, ottimizzando il processo di recupero e riducendo sensibilmente gli impatti ambientali dovuti al trasporto. Durante lo scorso anno, poi, Lattebusche ha installato nei suoi 4 principali stabilimenti un sistema di monitoraggio energetico, con oltre 50 punti di controllo collegati in remoto, che permette di analizzare i consumi e renderli più efficienti.
“Siamo molto legati alla Green Week: è un’occasione per raccontare cosa facciamo nell’ambito della sostenibilità, che, declinata negli ambiti economico, sociale e ambientale, è da sempre uno dei nostri valori cardine. Abbiamo sempre inteso il territorio che ci circonda, fonte del latte locale, ovvero la nostra preziosa materia prima, come una risorsa da proteggere e mantenere nel tempo e mai come un bene da sfruttare. Pertanto, le nostre politiche virtuose sono da sempre volte ad una riduzione di consumi energetici e idrici e ad una diminuzione delle emissioni inquinanti. Inoltre, per Lattebusche contribuire alla salvaguardia del proprio territorio significa anche dare ai propri Soci allevatori la possibilità di continuare a praticare l’agricoltura di montagna, mantenendo così un fondamentale presidio delle aree rurali con effetti positivi anche sull’economia locale e sul turismo”.