«Abbiamo scelto il nome Craftabile, che è l’unione del termine inglese “craft”, cioè mestiere o arte, e “abile” come skill, perché vogliamo rivalutare in chiave moderna il fare artigianale come atto generativo d’innovazione»: così Andrea Giacomelli e Simona Martino – a cui si è aggiunta Irene Beltrame – spiegano la scelta del nome “Craftabile” per la loro azienda, che ha sede a Udine negli spazi di coworking Lino’s & Co da loro stessi promossi. «Il progetto è nato circa due anni fa, quando io e Simona abbiamo deciso di mettere insieme le nostre rispettive competenze – spiega Giacomelli –: io manager ed esperto di processi formativi, e lei architetto ed esperta di spazi per l’apprendimento secondo il metodo montessoriano. Così siamo diventati “archigiani” dell’educazione montessoriana, sviluppando un progetto imprenditoriale per la creazione di materiali educativi grazie alle macchine a taglio laser e stampa 3D».
Il concetto di nuovo artigianato digitale è infatti centrale nell’ideazione e nello sviluppo di Craftabile: «Sino ad allora i materiali per le scuole montessoriane o per altri educatori interessati erano sempre stati prodotti solo a livello industriale, e quasi sempre all’estero – racconta Giacomelli – Il nostro progetto invece era quello di fare una produzione tutta italiana, artigianale e personalizzata: le nuove tecnologie ci permettono infatti di fare anche dei pezzi unici». Il materiale didattico è prodotto sotto la supervisione scientifica della Fondazione Montessori Italia, con cui Craftabile collabora nelle azioni di diffusione del metodo Montessori sul territorio nazionale e non solo.
Altra caratteristica è l’attenzione ai materiali e al design: i vari oggetti, sempre assemblati a mano, vogliono infatti essere attrattivi sia sotto il profilo estetico che per le qualità tattili ed ergonomiche. «Progettiamo secondo le regole dell’ergonomia, del graphic design e dell’interaction design – prosegue – perché l’oggetto educativo sia anche un oggetto bello. E questo è importante soprattutto nel rivolgerci alle famiglie: se il prodotto è accattivante da tenere in casa, oltre ad avere valore pedagogico, si tratta di un valore aggiunto non trascurabile».
Gli interlocutori di Craftabile, oltre alle scuole montessoriane e agli insegnanti nelle scuole di ogni ordine e grado interessati a questo metodo educativo, sono infatti le singole famiglie; soggetto a cui l’azienda intende rivolgersi sempre più in futuro, oltre che a puntare sulla creazione di materiali educativi personalizzati. «Per noi è facile creare pezzi inediti, unici, nati magari dalla creatività del singolo insegnante che intende utilizzarli nella sua classe, e che non sarebbero riproducibili a livello industriale. E questo per noi è fare innovazione di prodotto, garantendo oltretutto una qualità superiore a quella che si avrebbe con la produzione di massa».
Da ultimo, è impossibile “scindere” Craftabile dalla realtà in cui è nata e ha operato sin dall’inizio: «Diciamo che è stato un incontro tra due progetti che andavano a braccetto – osserva Giacomelli – Avevamo conosciuto a Verona gli spazi di coworking Lino’s & Co, e abbiamo pensato di riproporre l’idea a Udine con un taglio più improntato sull’artigianato digitale». Negli spazi dell’antica tipografia Doretti della centralissima via Di Prampero ha così preso forma questa idea – che è risultata vincitrice del bando Pisus – che oggi ospita cinque coworkers fissi e altrettanti secondo l’opzione “flessibile”. Lino’s & Co ospita, oltre ai macchinari del nuovo artigianato digitale, anche una stampante a rilievo ed altri oggetti di sapore più “antico”: un’unione delle tecnologie più recenti con quelle “storiche” in campo artigiano, che in occasione di Open Factory sarà possibile vedere all’opera.