1300 imprese, 16.000 lavoratori, 2000 ettari di superficie, oltre 25 milioni di merci movimentate ogni anno: sono questi i principali numeri del Porto di Venezia, secondo scalo portuale nazionale per potenzialità dopo Genova (dati Confetra), che si configura così come vera e propria finestra del Nordest da e per il resto del mondo. Una realtà che da tempo è impegnata a coniugare queste attività con il rispetto dell’ambiente: «Il Porto di Venezia è una grande fabbrica green & blue – affermano dall’Autorità -. Non solo è un polo industriale-logistico-portuale di rilievo europeo, che oltre alle imprese e ai lavoratori conta un patrimonio infrastrutturale complessivo valutato 6,4 miliardi di Euro; ma ha anche fatto proprio, da anni, l’obiettivo di dare concretezza al binomio “sviluppo – sostenibilità”».
Oltre ad aver ottenuto nel 2012 la certificazione UNI EN ISO 14001:2004 per il sistema di gestione ambientale, confermata da allora ogni anno, nell’ultimo decennio si sono contati «oltre 300 milioni di euro investiti in interventi di tutela ambientale, che si sono tradotti in bonifica dei suoli e delle acque, riduzione degli impatti sull’aria e soluzioni per il risparmio energetico» proseguono. Sono attualmente 48 gli ettari di area portuale bonificata, a cui se ne aggiungono 67 in fase di bonifica a Porto Marghera; mentre dai canali sono stati rimossi 8 milioni di metri cubi di sedimenti. Tra gli interventi di risparmio energetico si contano invece l’installazione di torri faro a led nel porto passeggeri, abbattendo dell’80% i consumi, e le azioni volte ad abbattere le emissioni delle navi da crociera.
Sono poi stati avviati già negli scorsi anni diversi progetti che guardano al domani: «Per rendere più sostenibili le attività portuali in prospettiva futura – prosegue l’Autorità -, Venezia sta lavorando anche nell’ambito dell’iniziativa europea GAINN_IT – coordinata dal Ministero dei Trasporti italiano, volta a promuovere l’utilizzo del Gas Naturale Liquefatto (GNL) come carburante alternativo sia marittimo che terrestre». Un campo in cui l’Autorità è attiva già dal 2013, e che con questo progetto ha visto nel 2014 il finanziamento di Connecting Europe Facility che coinvolge numerosi altri porti italiani; e che comprende sia progetti pilota con finalità di analisi e studio delle problematiche connesse alla gestione e stoccaggio del GNL, sia progetti industriali orientati al rifornimento terrestre e marino. Un impegno molto consistente, afferma l’Autorità, che «ha l’obiettivo di fare di Venezia l’hub di riferimento per la logistica e il rifornimento marittimo e stradale dell’Alto Adriatico».
Sarà proprio il Porto di Venezia ad ospitare l’apertura della Green Week, con un evento realizzato in partnership con l’Autorità Portuale di Venezia e in collaborazione con Venezia Terminal Passeggeri, Venice Yacht Pier e Swigroup. Ad un tour tecnico che consentirà di visitare in modo diretto siti oggetto di riconversione e bonifica e soluzioni innovative adottate nel porto passeggeri, seguirà un momento volto ad illustrare nel dettaglio metodi, modelli, dati scientifici per la tutela di acqua, aria e suolo con uno sguardo verso il futuro sui progetti per l’impiego del GNL nell’ambito di GAINN_IT. Si potranno così scoprire sistemi innovativi di trattamento delle acque, di gestione del flusso passeggeri e merci volte ridurre i consumi energetici connessi alle attività portuali, e molto altro ancora.