Gabriele Principato racconta il cibo e il vino del Belpaese su Cook del Corriere della Sera. “C'è stato un momento in cui sembrava che le piattaforme come TripAdvisor stessero soppiantando le guide. Ma oggi gli utenti si rendono conto che le community possono essere inaffidabili”, ci spiega. “Quali progetti resistono? Con consumatori così informati, le guide che mantengono un focus specifico e dettagliato sulle aree culinarie di cui si occupano”
Le guide enogastronomiche tradizionali, una volta pilastri della cultura culinaria, devono trovare una nuova identità. Alcune, come quella del Touring Club, non hanno retto il colpo, sopraffatte ormai da velocissime piattaforme digitali gratuite. Altre, come la Michelin, sono diventate partner commerciali dei ristoratori. Tuttavia, nel mare magnum delle recensioni di utenti inesperti, le guide resistono grazie alla professionalità del prodotto, e con format rinnovati. L’esempio delle Guide A Tavola (Post Editori)
A Bergamo si trova uno dei principali distretti dell'innovazione: Kilometro Rosso, nato nel 2009 su iniziativa privata dell’ad di Brembo Alberto Bombassei. Il Direttore Sviluppo Roberto Marelli: “L'80% dei parchi nasce da iniziative pubbliche. Il nostro modello è diverso”. E poi: “Misurare l’impatto economico di un hub? Tema delicato, oltre ad affitti e numero di startup insediate guardiamo al numero di brevetti, pubblicazioni scientifiche, fondi raccolti, ma non basta"
La Tech European Foundation potrebbe diventare leader non solo nello scenario italiano composto di parchi tecnologici medio-piccoli, ma secondo le ambizioni anche a livello globale. Con azionisti di peso come Pignataro di Ion, una dotazione iniziale di 100 mln e l'obiettivo di attrarre 1.000 startup all'anno, potrebbe mettere in discussione altre realtà importanti del settore. Ma "c'è spazio per tutti", afferma Marelli di Kilometro Rosso, mentre Parisi di ComoNExT vede "opportunità di collaborazione virtuosa"
Dietro libri, programmi Tv e canzoni spesso si nasconde il lavoro di molti professionisti che rimangono “dietro le quinte”. Talvolta per esigenze contrattuali, come per gli scrittori “fantasma”, altre, come per gli autori dei programmi in Tv, perché non si cerca quel tipo di popolarità. Altre ancora a causa della mancanza di un adeguato riconoscimento, come per Massimo Bubola, co-autore con De Andrè spesso non citato
Autore di programmi Tv di successo come "Victor Victoria" (La7), "Quelli che il calcio" (Rai Due), "X Factor" e "E poi c'è Cattelan" (Sky Uno), Matteo B. Bianchi ci svela il dietro le quinte di questa professione: “Un lavoro praticamente impercettibile per il pubblico, che si immagina si accendano le telecamere e avvenga tutto così spontaneamente”. "Ti può far piacere vedere che una tua idea sia diventata virale, ma non è decisamente un lavoro per chi cerca quel tipo di popolarità"
Dal 27 al 29 settembre il Festival della Ricerca Scientifica della città giuliana esplorerà l'impatto dell'intelligenza artificiale nelle nostre vite quotidiane. Oltre 100 eventi e 300 relatori, focus principale sulle applicazioni dell'Ia nel business, le nuove frontiere dell'oncologia e l'etica delle tecnologie
Roberto Siagri, fondatore e ceo di Rotonium, oltre che fisico con una vasta esperienza nel settore tecnologico, delinea un futuro in cui l'adozione dell'Ai non sarà più un'opzione ma una necessità imprescindibile. “Cruciale per migliorare tutte le perfomance. Il vero potenziale si esprime quando viene applicata a tutte le aree del business”. E ancora: “Ne possono trarre vantaggio soprattutto le Pmi”
Lucio Scarpa della Kublai Film, casa di produzione indipendente di Venezia, non ha dubbi: "Paradossalmente, questo governo di destra, che si dice nazionalista e protezionista, ha fatto una riforma che premia le case di produzione più grandi, quasi tutte ormai di proprietà di gruppi stranieri" E ancora: "Anche i contributi selettivi, che dovrebbero essere il canale per finanziare prodotti che non hanno appeal commerciale, sono insufficienti e non erogati con continuità”
Durante la kermesse lagunare la Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MiC ha illustrato le misure che entreranno in vigore dal 2025. Molte le preoccupazioni dei piccoli produttori che temono un monopolio del mercato da parte della distribuzione a causa dei nuovi criteri. Tra esplosione produttiva e necessità di qualità, il cinema italiano cerca un equilibrio tra arte e bilanci
Secondo l’Osservatorio dello Spettacolo di Siae lo scorso anno si sono tenuti 61 mila eventi (+56% rispetto al 2019), per 28 mln di spettatori e 967 mln di introiti. Di cui il 92% da concerti di musica pop, rock e leggera, per una spesa media individuale di 37,7 euro (+16,8% rispetto al ‘22). A guidare la classifica dei record la Lombardia con +4,7% di eventi e +53% gli incassi. L’Emilia-Romagna cresce del 9,2% sugli spettacoli e del 27% le entrate; il Veneto +39% i concerti, ma solo +6% per gli incassi
Valeria Arzenton, fondatrice di Zed, una delle realtà leader in Italia per gli eventi dal vivo, ritiene “positivi i record 2023, anche se l’inflazione ha fatto crescere molto anche i costi organizzativi e impatta sulle tasche degli spettatori”. Oltre a questo a limitare l’espansione del settore la mancanza di professionalità: “Durante la pandemia in molti hanno cambiato lavoro a causa della precarietà”. E ancora: “Al Nord la gran parte dei concerti? Sì, ma se la amministrazioni puntassero sulla costruzione di nuovi spazi si potrebbe fare di più"
Nel 2023 le sale avevano realizzato il miglior quadrimestre maggio-agosto di sempre grazie a film come Barbie e Oppenheimer (insieme 60 mln al botteghino). Nel 2024 Inside Out 2 ha sorpreso tutti con 41 mln di incassi (finora). Un’inaspettata “boccata d’ossigeno” per gli esercenti, che ora sperano nei risultati delle prossime uscite, soprattutto Cattivissimo me il 22 agosto
Secondo il dg dall'Associazione Nazionale Esercenti Cinema, Simone Gialdini, l’estate 2024 ha visto un’offerta di film nelle sale meno ricca del 2023. Ma “l’andamento di Inside Out 2, con il miglior giugno di sempre, ha trainato il mercato italiano”. Si va sempre più al cinema d’estate? “I multisala oggi lavorano tutto l’anno, ma a fare da richiamo anche le campagne di promozione del Ministero”
Record di incassi alla Lombardia con 11,3 mln di introiti netti (+33%), nella top 30 dei musei statali con ben 4 siti regionali. Il Veneto è l’unico a calare (incassi a -8,7%, 2,8 mln, visitatori a -2,7%) soprattutto per il -26% realizzato dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Incremento vistoso in Fvg (+39%, 1,89 mln) grazie al Castello di Miramare di Trieste. Crescita del 12,6% delle entrate e del 14,5% degli avventori in E-R, dove peggiora il dato dei paganti, -3,2%
Secondo Guido Guerzoni, esperto di economia delle istituzioni culturali, "i musei statali incassano solo una frazione del reddito che generano, non riuscendo a monetizzare adeguatamente il ritorno sul territorio". La bigliettazione rimane cruciale: "Alcuni paesi con meno sedi l'hanno eliminata per stimolare i flussi turistici. Entrando gratis poi si vendono servizi, ma questo richiede strutture adeguate. Il British Museum, ad esempio, ha quattro store, ma è trenta volte più grande degli Uffizi"
Negli ultimi 76 anni è sempre stata la sinistra, seguendo i dettami gramsciani, a detenere l’egemonia culturale del paese. Da quando Fdi è al potere ha fatto riemergere gli intellettuali di destra, imponendo nomine nei maggiori enti culturali del Paese. Frutto di un vero progetto culturale identitario o mera occupazione di poltrone?
Il presidente del Teatro stabile del Veneto non ha dubbi: “Il governo sta scegliendo figure competenti che interpretino gli indirizzi offerti agli elettori e dando voce anche a intellettuali che prima non trovavano spazio”. La sinistra? “Ha sempre esercitato un’egemonia sulle istituzioni culturali, ma deve accettare le regole della democrazia senza polemiche pretestuose. Attenzione a quei circoletti che si autoalimentano, che fanno un uso strumentale della fede politica per lucrarci”
Le Pmi permettono al nostro Paese di crescere oggi più degli altri, grazie alla flessibilità e alla capacità di cogliere le opportunità sul mercato. Ma ad accomunare queste aziende anche la centralità del design dei prodotti, tratto distintivo del Made in Italy. Un settore composto da più di 17 mila imprese che generano un valore aggiunto di 3,1 mld. E che dal 1954 viene raccontato dal più ambito dei riconoscimenti del design italiano
Il design italiano non è solo legato alla forma degli oggetti. Secondo Luciano Galimberti, presidente dell’Associazione per il Design Industriale che conferisce ogni due anni l’ambitissimo Compasso d’Oro “parla tanti linguaggi diversi, è un sorta di Dna del nostro tessuto industriale”. Spesso le aziende italiane, infatti, “fanno design in modo totalmente inconsapevole. Noi cerchiamo di dargli voce”. E per traghettare il Made in Italy nel futuro “va irrobustita la filiera, così ci si rende competitivi”
Secondo il politologo Paolo Feltrin, ai ballottaggi conta portare il numero massimo dei propri affiliati al voto e "questo riesce meglio al centrosinistra. Fratture nel centrodestra? Succede sempre a chi governa". A Schio è "interessante che la Meloni alle europee abbia preso 20 punti percentuali più di Cioni alle comunali. Ormai il voto va alla persona e non più al partito". Alle prossime regionali "l'Emilia sarà difficilmente contendibile per il centrodestra". Su Sala possibile federatore di centro, "non credo che vorrà finire in quel tritacarne"
In Veneto le divisioni interne al centrodestra rischiano di consegnare alla sinistra vittorie insperate in comuni importanti come Vittorio Veneto e Bassano del Grappa. In Emilia l’egemonia del Pd è minacciata dall’ascesa di liste civiche sviluppatesi da fratture interne agli stessi dem. Meno sorprendente la situazione a Cremona, dove destra e sinistra si presentano compatte in uno scontro polarizzato
I bilanci delle fondazioni evidenziano che la lirica si regge perlopiù sulla contribuzione pubblica. Che per La Fenice copre il 66%, per il Comunale di Bologna il 79,9%, per il Rossetti di Trieste addirittura l'86%. Dagli spettatori meno del 10% degli incassi e pochissime anche le sponsorizzazioni delle aziende. Fanno eccezione la Scala di Milano e l'Arena di Verona, così come il Regio di Parma che ha un bilancio più equilibrato. Debito ancora elevato nonostante il commissariamento di 10 Fondazioni su 14 nel 2014
Per Fulvio Macciardi, sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna e presidente dell’Anfols, “l’apporto del contributo pubblico è fondamentale, c’è anche nel resto del mondo”. E per fare meglio "le risorse da erogare dovrebbero essere anche di più". Contestualmente si dovrebbe lavorare sui contratti "che sono ancora quelli di trent’anni fa. Oggi bisognerebbe avere più flessibilità in cambio di retribuzioni più alte, perché così l’Italia non è competitiva"
Votare Gori e Bonaccini finendo per confermare a Schlein la guida del Pd? Votare Lega per, alla fine, sostenere il duo Vannacci-Salvini? Rifugiarsi in Renzi o Calenda interessati solo alla loro sopravvivenza politica? Andare verso una Forza Italia che vive di ricordi? Astenersi e lasciare campo libero ai filo russi antieuropei? Per i riformisti la scelta di voto alle europee è questa volta davvero difficile
Volenti o nolenti i prossimi parlamentari europei dovranno affrontare il fatto che a determinare il futuro dell'Ue sarà in primis la geopolitica. Se in America vincerà Trump, l'Europa si troverà abbandonata, costretta ad accelerare su difesa e debito comuni. Per farlo avrà bisogno di una leadership forte che, con una Germania e Macron indeboliti, e Meloni alla guida dell'Italia, potrebbe far emergere di nuovo come figura salvifica quella di Mario Draghi
Nel festival torinese Boeri apre con un dialogo con un’assistente virtuale generata dall’Ia, che concorda con lui sulla necessità di regolare questi strumenti. Poi spazio al Commissario ue Gentiloni sul ruolo che può giocare l’Europa: "Non deve vergognarsi del suo ruolo di regolatrice. La sua sfida adesso è quella delle politiche attive del lavoro, per evitare che si inneschi una bomba occupazionale sulle nostre società"
A Trento, dove l’appuntamento si è chiuso il 26 maggio, uno scomposto direttore del Sole 24-Ore ha incitato le folle come in un concerto rock (durante una puntata de La Zanzara). Emblema della deriva presa dalla manifestazione nella gestione Sole-24 Ore che ha visto protagonisti come Wanna Marchi e Brignano e più ministri che Nobel. Ovvia la partecipazione di pubblico, ma sembra mancare un fil rouge. Torino conferma il rigore scientifico impresso da Tito Boeri
Nel 2023 il numero di turisti in città ha visto una media di 80 mila visitatori ‘mordi e fuggi’ al giorno. Un “ritmo insostenibile” per l’Architetto e Professore di Ca’ Foscari Franco Migliorini: “In un centro di 6 kmq dovrebbero esserci al massimo 30 mila persone”. E ancora: "Il ticket? Più pubblicità che un impedimento. Presentato in cambio della cancellazione di Venezia dalla Black list dell’Unesco. Ma i dati presentati dal Comune non sono verificabili”
È arrivata al giro di boa la sperimentazione della misura voluta dall’amministrazione comunale presieduta da Luigi Brugnaro. Ma i veneziani continuano ad avere molte perplessità sulla sua capacità di limitare i flussi turistici. Per circa l’85% si tratta di una misura inutile, una “presa per i fondelli”. Anche perché “non è stata prevista la fissazione di una soglia massima di ingressi giornalieri”, sottolineano. I controlli giudicati “fastidiosi”, ma soprattutto “serve ben altro per rilanciare la città”
La direttrice del Museo e del Parco del Castello di Miramare (TS): “Il messaggio che ho sempre veicolato è che l’intera comunità si faccia carico della conservazione e dello sviluppo delle realtà culturali locali, ma va incentivato ancora molto”. L’ente triestino ha da poco presentato due progetti editoriali, di cui uno per non-vedenti, finanziati tramite Art Bonus dall’azienda Sadoch
Si avvia a una chiusura molto positiva l’edizione 2024 del Salone. Risolti ormai definitivamente i nodi che in passato avevano creato crisi e polemiche. Qualche difficoltà congiunturale per il settore del libro, in flessione nei primi tre mesi dell’anno del 4,8%. Per gli editori l’imperativo è crescere, ma in un mercato “stabile” l’unica strada è l’M&A. Che non è sempre facile da percorrere
Parla Corinna Sperandini, ceo di Spacewear, la startup del fashion che ha realizzato la tuta Sfs2 per la missione Ax-3. La tuta spaziale? “Un prodotto nato per aumentare il comfort degli astronauti che ci permette di lavorare su tessuti sempre più ecosostenibili, leggeri e in grado di assicurare la termoregolazione del corpo. Un giorno vestiremo tutti così"
Dall’M9 di Mestre al Genus Bononiae sotto le due Torri. Il ruolo delle Fondazioni nel sostegno alla cultura è essenziale e spesso molto ben gestito. La Lombardia si presenta come la regione più virtuosa e meno propensa a commistioni tra ambiti diversi, mentre in Veneto, ma anche a Bologna, altre Fondazioni hanno puntato contemporaneamente su operazioni immobiliari e gestione diretta dei musei. Con risultati sia culturali che finanziari disastrosi
Ripubblichiamo il capitolo del libro dedicato allo scomparso presidente di Fondazione Cassamarca Dino De Poli, uscito per Marsilio – Nordesteuropa nel 2012 “Malagestio”. Un testo datato ma certamente utile per capire come le Fondazioni non dovevano essere. E, tranne in alcuni casi, per fortuna, non sono e non sono state
Tra i grandi nomi Federico Faggin, Umberto Galimberti, Marco Cappato, Anthea Comellini, Luigi Naldini, Fabrizio Pregliasco, Guido Tonelli, Francesco Profumo, . E ancora, imprenditori come Carraro, Lago, Comparini, Sperandini. Robotica, industry 4.0, space economy, life sciences e innovazione al centro della manifestazione con oltre 50 eventi. Protagonista il massimo esperto svedese sui temi dell'acqua Jan Olof Lundqvist, senior advisor dello Stockholm International Water Institute
Sono molte le tecnologie già esistenti che garantirebbero di abbattere le emissioni di anidride carbonica dei nostri edifici. Ma perché queste soluzioni non sono ancora diffuse quanto potrebbero? A rispondere Michele Bottoni, direttore generale di Eurotherm, azienda leader nel settore del riscaldamento e raffreddamento radiante a pavimento: “Gli installatori sono i primi a dover essere formati per proporre le innovazioni ai clienti. Noi organizziamo corsi certificati per costruire le professionalità che servono”
La sfida posta dall'approvvigionamento energetico è e sarà cruciale per il futuro dell'Italia e delle sue imprese. Per questo alla Green Week di Parma l'editorialista del Corriere della Sera Federico Fubini e Annalisa Sassi, presidente di Confindustria Emilia-Romagna, sottolineano la necessità di rivedere la strategia energetica nazionale. Con un focus sulla diversificazione delle fonti e una possibile considerazione del nucleare. Anche perché, ricorda Fubini, "la domanda di energia specie elettrica, spinta dalla digitalizzazione e dall'introduzione dell'Ia, è destinata ad aumentare"
La quantità di CO2 nell’aria è aumentata del 30% in meno di due secoli e questo comporta il rialzo della temperatura di un grado e mezzo. Crescono in modo esponenziale fenomeni estremi mai osservati, in parte già irreversibili. E il tempo corre inesorabile. “Bisogna riorientare la forza d'urto dell’industria per garantire la transizione energetica verso energie rinnovabili”
Al centro della 17esima edizione inaugurata ieri del Festival Città Impresa i nuovi equilibri geopolitici, in un anno che per l’analista Aresu è “il più importante che l’umanità abbia vissuto dal punto di vista elettorale”. All’evento dedicato alle catene di fornitura si è parlato delle presidenziali statunitensi e il rischio di nuovi dazi. Per Banzato “Gli Usa sono diventati un mercato off limits. Ma il vero problema sarà la mancanza di materia prima”. Fanin (Cereal Docks): “Necessario diversificare gli approvvigionamenti e la logistica e interagire con la politica”
La partita della tutela ambientale è diventata una partita politica, oltre che economica. A incidere sono anche gli scenari geopolitici internazionali e la concorrenza della Cina. Tra i vantaggi della transizione green "nuovi posti di lavoro e nuove professionalità". Decisivo il ruolo pragmatico dei giovani. A spiegarlo è il giornalista, già sindaco di Roma, intervenuto ieri sera al Città Impresa di Vicenza
Siccità, alluvioni, spiagge che spariscono e corsi d’acqua prosciugati. L’oro blu è una priorità su cui non si può più temporeggiare. E ognuno è chiamato a fare la propria parte. Dall’agricoltura alle abitudini domestiche, dal riutilizzo alla sperimentazione di sistemi resilienti, cresce l’urgenza di rifondare il diritto all’acqua
Esperto di sicurezza idrica, alimentare e nutrizionale, ma anche di comportamento umano e questioni politiche correlate, lo studioso dello Stockholm Water Institute indica la direzione per trovare una soluzione sostenibile alla crisi dell'acqua. Fra le criticità anche spreco di cibo, cattive abitudini alimentari e allevamenti intensivi. Ne parlerà presentando il suo nuovo libro “La tempesta perfetta” il 22 marzo al Città Impresa in occasione della Giornata mondiale dell'acqua
Per capire l’andamento dell’economia è sempre più importante guardare al fronte geopolitico, e i punti all’ordine del giorno sono moltissimi. Ne abbiamo snocciolati alcuni con l’inviato speciale e columnist del Corriere della Sera. “La Cina vive una crisi gravissima e sta tornando ad una centralizzazione dell’economia. Anche gli Stati Uniti sono sempre più protezionisti”. E l’Europa, dunque, “si trova a dover scegliere se imitarli o mantenere la sua tipica apertura dei mercati: le elezioni in questo senso saranno decisive”. Intanto sulle Germania è in corso “la tempesta perfetta”
Al centro del prossimo Festival Città Impresa, a Vicenza dal 22 al 24 marzo, le strategie delle Champions di fronte alle sfide della geopolitica (e non solo). A partire da esempi come quelli di alcuni terzisti che, grazie al marketing, “si sono trasformati in fornitori di efficienza e servizio, aumentando il loro apporto in termini di valore, fino ad acquisire una maggiore autonomia”. Lo spiega il professore emerito di Unipd Giovanni Costa, sottolineando come denominatore comune a tutti i grandi temi sia “la necessità di crescere, una condizione per rispondere alla diversificazione, all’avvicinamento alle posizioni più profittevoli delle filiere globali, all’innovazione tecnologica”
Il turismo enogastronomico è un trend in crescita e che ha ancora molto potenziale inespresso. Questo è quanto evidenziato da Roberta Garibaldi, docente di Tourism Management all’Università degli Studi di Bergamo, presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico e vicepresidente della Commissione Turismo dell’Ocse.: “Oggi quasi 6 italiani su 10 hanno svolto almeno un viaggio con principale motivazione legata all’enogastronomia”. E ancora: “La peculiarità è che può muovere i visitatori verso le aree interne. Le aziende devono puntare su una comunicazione multi-canale per farsi conoscere, grazie al digitale e facendo rete se piccole”
Prima l'euforia, poi "non ci andiamo perché vendiamo lo stesso". I segnali di crisi ignorati sia dai produttori che dal "negazionismo" milanese. L'attenzione spostata sul FuoriSalone senza capire che senza Salone il Fuori non esisterebbe. I numeri parlano di un declino pericoloso. Se non emerge un piano comune il rischio è di perdere la manifestazione simbolo del Made in Italy
Le mode del periodo, secondo Federico Pupo, direttore artistico di Asolo Musica - Veneto Musica, sono "per la musica stile 'Beatles' e la musica etnica, sempre più apprezzata". La sfida per i direttori artistici è "conciliare l'opportunità di nuove proposte, la sostenibilità economica e i desiderata del pubblico che spesso accorre a vedere l'interprete piuttosto che ad ascoltare l'interpretazione”
Per Matteo Montebelli, del Centro studi del Touring Club Italiano, l’ultimo anno segna la vera ripresa sul fronte del turismo. Con delle differenze di andamento sul territorio che si giustificano anche con i cambiamenti climatici, che posticipano l’avvio della stagione turistica e impongono alla montagna di ripensarsi anche senza neve. Sul turismo di prossimità: “Esisteva già prima del Covid, poi ovviamente si è rafforzato. Oggi cala sulla percentuale di turisti totale, ma resta ancora un trend”
Secondo il ricercatore dell’Istituto Bruno Leoni, è necessario affrontare il tema “Città 30” in modo estraneo da ogni ideologia. “Gli effetti della limitazione sono diversi da città a città e l’aspetto fondamentale è partire dai dati per valutarne l’applicazione”. Nel caso di Bologna, “la misura è estesa al 90% delle strade e arriva fino alla cerchia della tangenziale”. Secondo Andrea Giuricin, serve pragmatismo: “Nessuno mette in dubbio l’utilità dei limiti nei pressi di scuole, parchi o strade con molti attraversamenti pedonali. Ma ci sono soluzioni intermedie”
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