La città continua a marciare compatta sul “suo” Presidente. Ma un conto è la piazza e un conto la politica e la burocrazia. I tempi tecnici rendono difficile la costruzione di una norma che sciolga le ambiguità e permetta la sua conferma a Presidente. E se la questione fosse di natura geopolitica un tale esito sarebbe ancora più probabile. L’allusione di Camber sui “prestanome di Pechino” e la visita di Lewis Eisenberg
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