“Rosenbar”, una bella storia. Che quest’osteria della vecchia Gorizia, a due passi dalla stazione, sia legata a un concetto “Slow” si coglie subito…
Il locale è attento al prodotto, al territorio e alle sue contaminazioni (frutto di vicende umane, storiche e politiche dense e complesse), permettendosi anche qualche tocco eclettico: Piero Loviscek, l’oste, sembra quasi un attore in quelle sue pose, in quelle sue espressioni così assorte. Così filosofiche…
Rappresentazione, certo; ma anche sostanza in questo piccolo ristorante, che un tempo era anche un luogo di piacere. Durante la Prima Guerra Mondiale ci venivano anche i soldati appena potevano scappare dall’inferno del fronte. Venivano per dimenticare gli orrori della trincea.
Piero e la moglie Michela Fabbro ci tengono a raccontare la storia di questo loro “luogo”, dove amano dare voce e gusto alle contaminazioni culturali di questa terra di confine. Dalle tante radici, dalle tante culture, seppur quella mitteleuropea sia la matrice. Ritrovare le alici marinate per esempio: un piatto di antica memoria. Naturalmente gli gnocchi di susine, permeati di sapori cari alla cucina slovena e di riflesso austriaca. I ravioli di zucca e mandorle, il baccalà. Riflessi di cucina giuliana e veneta. Lo “strucolo” in “straza”, a base di patate con ricotta leggermente affumicata. E, alla fine, la dolce Gibanica.
I vini sono selezionanti da piccole cantine del territorio. Una bella sosta, che stimola e seduce dove si mangia davvero bene, pur restando nell’alveo di una cucina semplice e genuina. Fatta di prodotti selezionati con passione. Circa 45 euro.
Rosenbar – Via Duca d’Aosta, 96 – Gorizia
Tel. 0481 522700 – [email protected]
Turno di chiusura: domenica sera e lunedì (d’estate anche domenica a pranzo)
Ferie: due settimane in febbraio