Marmi Vrech è stata fondata nel 1962 a Cervignano del Friuli da Giocondo Vrech, padre degli attuali titolari Alessandro e Riccardo, che amministrano l’azienda insieme alla madre Milvia. Forte di oltre cinquant’anni di esperienza, si pone come azienda leader nel settore dell’arredo di prestigio in marmo e granito. Se inizialmente l’attività era rivolta soprattutto al settore navale, data anche la vicinanza a un’importante area cantieristica come quella di Monfalcone e Marghera, il passaggio generazionale avvenuto nel 2008 è coinciso con delle scelte nette di posizionamento: «Scelte coraggiose – commenta Alessandro Vrech, direttore generale – perché fatte nel periodo di maggior crisi del settore, e che si possono riassumere in un innalzamento del livello qualitativo dei progetti e dei clienti che li realizzano»
La Vrech ha così puntato sempre con più precisione all’edilizia di prestigio – hotel e residenze di lusso, centri benessere – e al mercato dei super yacht, considerato il livello più alto in quanto a difficoltà e qualità nel settore del marmo; mantenendo la propria posizione nel settore delle navi da crociera, con oltre 60 navi realizzate nei cantieri italiani, francesi, tedeschi, giapponesi e finlandesi . Obiettivo dichiarato è «creare nuove tendenze di design nell’ambito della pietra naturale, nel segno di una bellezza da diffondere e condividere»: per questo l’azienda vuole rivolgersi sempre più ai designer di interni sia navali che terrestri, grazie ad una rete di promotori estesa in tutto il mondo. «I nostri collaboratori ci referenziano presso studi di design in città come New York, Londra e Miami – prosegue Alessandro Vrech -; inoltre portiamo avanti un lavoro costante di rafforzamento sulla progettazione, nell’ottica di portare sempre più la lean production all’interno dell’azienda, e con l’obiettivo di fornire dei “progetti chiavi in mano” ai nostri clienti: non vendiamo “marmo”, ma progetti complessi in pietra naturale, pietra artificiale, mosaico o ceramica. Il nostro lavoro inizia con la promozione sul designer e si completa con l’installazione del prodotto finale fatto da nostri posatori specializzati o da gruppi fidati di posatori terzisti. Tra questi due momenti c’è il lavoro di un gruppo coeso ed eccellente che va dall’ufficio acquisti, all’ufficio tecnico, ai project manager che coordinano i progetti dove ci sono opportunità di business, alla produzione che deve dar vita a ciò che sta sulla carta e sui disegni». «Le macchine possono fare il grosso del lavoro – prosegue ancora Vrech -, ma il tocco finale che rende un manufatto unico è sempre quello dell’uomo: ed è quindi una sintesi alta e riuscita tra tecnologia, manualità ed artigianalità a rendere il nostro lavoro e i nostri progetti sartoriali e irripetibili». Tra i clienti figurano nomi come Fairmont Hotels, Permasteelisa, Burj Al Arab, Molteni, Diesel Home, Gucci, Moroso, Brioni, Hotel Okura, Carnival Group, RCCL, Prestige Cruise Holding, Norvegian Cruise Line, MSC, Holland America Line, Hapag Lloyd.
«In Friuli siamo poco conosciuti – osserva –, e per questo vorremmo che Open Factory fosse l’occasione per avvicinare di più i friulani; anche perché siamo degli ambasciatori del Friuli nel mondo, esportando l’82% della nostra produzione. Chiunque nel mondo fa una crociera ha grosse possibilità di transitare su un pavimento, di alloggiare in una suite, di rilassarsi in una spa o di godersi un pasto in un ristorante con del marmo fabbricato a Cervignano».
Significativo è infine l’impegno in ricerca e sviluppo: dalla collaborazione con l’architetto Silvio D’Ascia è ad esempio nata Marbubble – un brevetto di fabbricazione di lastre di marmo traslucide con motivi semisferici in rilievo scolpiti nella massa – pensato per realizzare una sintesi tra marmo e contesti storici urbani. Un tema, quello delle collezioni in collaborazione con designer, che potrebbe essere la prossima sfida per Marmi Vrech.