Gustus – Vini e Sapori di Vicenza torna sabato 4 e domenica 5 ottobre e trasforma il Conservatorio “Arrigo Pedrollo” in una piccola cittadella del vino. Dalle 17.00 (fino alle 22.00 il sabato, alle 21.00 la domenica) il pubblico potrà muoversi tra i banchi d’assaggio in un walk around che mette in fila più di 100 etichette selezionate. A fare da colonna sonora saranno gli studenti del Conservatorio: un dialogo tra note e calici che è diventato la cifra distintiva dell’evento.
Il percorso di degustazione è un viaggio nelle tre denominazioni vicentine: Colli Berici, Vicenza e Gambellara. Si parte dagli autoctoni Tai Rosso e Garganega – identità liquide del territorio – si passa per gli internazionali più amati (Pinot Grigio e Sauvignon) e si approda alle interpretazioni “bordolesi” a base di Cabernet, Merlot e Carménère, vitigno che qui ha trovato una seconda patria. Tra le cantine coinvolte figurano, tra le altre, Cavazza, Dal Maso, Inama, Giannitessari, Piovene Porto Godi, Pegoraro, Puntozero, Vitevis, con un panorama che unisce piccole realtà e gruppi cooperativi.
Accanto al tasting, spazio agli approfondimenti: alle 18.00 di sabato va in scena “Sinfonia e territorio: come suonano i rossi dei Colli Berici”, blind tasting guidato da Cristina Mercuri, wine educator ed editor di Forbes. L’idea è mettere in luce il profilo dei rossi berici accostandoli a campioni di altre regioni, per capire quanto contino geologia e mano del produttore. Domenica, sempre alle 18.00, “Di che vulcano sei?” apre il confronto tra Gambellara Classico e bianchi da terroir affini, italiani e non: conduce Sissi Baratella, enologa e autrice di DoctorWine, per un viaggio a occhi bendati tra salinità, tensione acida e mineralità.
Il racconto del territorio passa anche dal cibo: sabato la proposta gastronomica è firmata dalla gastronomia I Giovani Leoni, domenica dal forno Alle Acque – Pizza e Tradizione. In regia, i partner del gusto: Consorzio Tutela Formaggio Asiago, Consorzio Formaggio Monte Veronese, Salumificio dei Castelli e GustoTop; in sala, il servizio è affidato ai sommelier di Fisar Vicenza. Nel calice e nel piatto, l’abbinamento punta sulla filiera corta e su sapori che dialogano con le principali tipologie in assaggio.
Come da tradizione, Gustus lega la festa a un obiettivo civile: parte del ricavato sarà destinata al restauro de La Crocifissione di Giovanni Vajenti Speranza, affresco custodito proprio al Conservatorio Pedrollo. Un modo concreto per restituire al luogo che ospita la manifestazione un pezzo della sua bellezza.
Capitolo biglietti. Le prevendite sono aperte su gustus-vicenza.it a 20 euro (riduzione riservata ai soci Ais, Onav, Fisar, Fis e Slow Food); l’acquisto in loco costerà 25 euro. Nel prezzo sono inclusi calice, degustazioni libere e un piatto di specialità gastronomiche. I WineLab prevedono un supplemento di 10 euro ciascuno e sono accessibili con il biglietto d’ingresso. Per chi vuole vivere l’esperienza completa, c’è il pacchetto a 30 euro che combina ingresso e partecipazione a un WineLab.
Due giorni, tre denominazioni, musica dal vivo e un affresco da restaurare: Gustus 2025 rinnova la formula che ha convinto appassionati e operatori, con un equilibrio tra divulgazione colta e piacere della scoperta. L’appuntamento è a Vicenza, calice alla mano.

