Dopo due mesi arriva la soluzione alla crisi iniziata il 7 febbraio, quando l’azienda bolognese dei macchinari agricoli aveva annunciato il licenziamento per 22 dipendenti della sede veneta. L’intesa prevede il riassorbimento di alcuni dei 17 esuberi in altri reparti, l’uscita volontaria con incentivi economici e l’uso di ammortizzatori sociali
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