La poesia è stata una sorta di «primo amore»: il sodalizio con Antonio Barolini, i contatti con gli ambienti fiorentini di Solaria e con Eugenio Montale lo hanno indotto alle prime prove poetiche. Ma, al di là della poesia, Pozza ha amato così tanto la sua città da recuperarne la storia, gli umori, le vicende familiari e politiche in una numerosa serie di volumi. La sua straordinaria originalità, tuttavia, risiede nell’essersi inventato come cantore degli artisti del Rinascimento veneti. Che poi tutto questo rientri nella cornice più ampia del raffinato editore, risalta ancor di più la sua versatilità di uomo e di artista.
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