Un cosiddetto “incubatore capovolto” e uno studio di consulenza, che uniscono le rispettive forze e competenze per dare vita ad una piattaforma per l’innovazione a servizio delle imprese: è quello che accade a Montebelluna, dove Infinite Area e Adacta hanno avviato nella primavera del 2016 Adacta Innovation L@b.
Infinite Area, nata da un’idea dell’imprenditore Patrizio Bof nel 2015 e operativa da gennaio 2016, è stata appunto definita “incubatore capovolto”: non cioè un luogo in cui i giovani vengono sostenuti nel dar vita a un proprio progetto imprenditoriale, ma uno spazio che fa incontrare le richieste di imprenditori e manager che intendono innovare e le competenze di questi giovani. Il punto di partenza sono proprio le esigenze e opportunità di crescita di aziende consolidate, attorno alle quali vengono costruiti insieme percorsi di innovazione che attraggano talenti, partner strategici e tecnologici e competenze multidisciplinari, al fine di trovare soluzioni concrete per soddisfarle.
Adacta è invece una realtà professionale multidisciplinare con oltre 120 persone che da più di 50 anni affianca le imprese in tutto il territorio nazionale per consulenze in ambito legale, fiscale, di management, e molto altro ancora; definendosi “un facilitatore che sviluppa per l’impresa relazioni di valore tra la direzione aziendale e il mondo economico, finanziario e professionale italiano”.
Realtà e competenze quindi “complementari”, che lavorano su fronti diversi agli stessi obiettivi: di qui la volontà di unire le forze. La partnership strategica InfiniteArea – Adacta ha così dato alla luce Adacta Innovation L@b, un’offerta integrata di servizi per supportare le imprese nei loro progetti di innovazione e trasformazione resi possibili dalle tecnologie digitali. La sede scelta è stata appunto quella di Infinite Area, un luogo che favorisce creatività e contaminazione “fuori dalle mura” aziendali, favorendo il cambiamento e vincendo le resistenze ed ostacoli che si possono frapporre.
«Adacta Innovation L@b vuole porsi come azione sinergica nel campo dell’innovazione digitale – spiega Gianluca Biotto di Infinite Area – costituendo non il fine, ma il mezzo per la trasformazione. Da un lato c’è quindi Infinite Area, che offre la piattaforma fisica e le competenze presenti; e dall’altro Adacta, con le sue figure professionali e le relazioni già costruite con gli imprenditori. Perché spesso l’innovazione non è questione di tecnologia, ma di relazioni che consentano di adottare nuovi approcci culturali».
«Oltre a tenere le relazioni con i nostri clienti – conferma Elena Fornasier di Adacta – portiamo il nostro contributo in quanto a metodologie. E questo laboratorio è a sua volta un ulteriore stimolo per noi a portare avanti con ancor più decisione l’innovazione nell’ambito dei servizi di consulenza, facendoli evolvere insieme alle aziende a cui ci rivolgiamo».
Il lavoro è iniziato da poco, e i progetti vanno definendosi: «A titolo di esempio – prosegue Biotto – ce n’è uno proposto da un imprenditore nel campo del benessere della persona, che stiamo affiancando al momento con analisi di mercato. Ma appunto, è tutto da costruire caso per caso: non esistono soluzioni preconfezionate, ma vanno individuate insieme. Mi piace dire che Infinite area è un “aeroporto delle idee”, in cui far decollare nuovi progetti di imprese e giovani talenti, così che quella che è soltanto un’idea diventi concreta».
L’invito, in occasione di Open Factory, è quello di andare a scoprire un luogo fisico che dà concretezza a queste idee: «Non abbiamo processi produttivi da far vedere né oggetti di particolare fascino – osserva la Fornasier – ma possiamo contare su un ambiente stimolante, che enfatizza il valore dell’idea che diventa esperienza vissuta. È un luogo da vivere e da cui lasciarsi ispirare e contagiare». E non soltanto per gli imprenditori o per i giovani talenti: «Certo quello è il nostro target principale – osserva Biotto – ma Infinite Area e Adacta Innovation L@b sono aperti a tutti coloro che vogliono in qualche modo mettersi in gioco».